Festa API San Paolo di Jesi

Finalmente una “delegazione” dello Stormo Buonappetito ha avuto l’occasione di incontrare e soprattutto volare con i “cugini” paramotoristi. Ci si doveva vedere al “Vaffanvolo 2015” ma la meteo ci ha messo lo zampino, poi l’occasione doveva essere il “Festival del Volo Minimale” di Dovera, ma all’ultimo momento ho dovuto rinunciare. Alla fine il momento giusto è arrivato con la Festa Annuale dell’Associazione Paramotoristi Italiani (API), che si è tenuta dal cinque all’otto dicembre nel nuovo Campo volo API di San Paolo di Jesi (AN).Intruso2
I ragazzi dell’associazione sono stati un po’ sfortunati a causa della nebbia che andava e veniva, ma questo non ha impedito di sfruttare tutti gli squarci possibili. E se proprio non c’era verso di volare in loco, si è provveduto con rapidi spostamenti ai decolli assolati e freschini del monte Cucco, zona che come al solito regala grandi emozioni. Noi dello Stormo abbiamo partecipato la domenica, forse il giorno migliore, con ampie schiarite che hanno permesso di volare fra i castelli e gli altipiani della zona.API2
ParaMLo Stormo Buonappetito in formazione ristretta (due!) ha volato con minitrike Strike-T molto diversi fra loro: uno era equipaggiato con il classico motore Cisco C-Max, vela Grif HS14 (14 mq)e ruote tradizionali, mentre l’altro era in versione Vittorazi Monster, vela Grif 3DC (13 mq) e ruote balloon che galleggiavano egregiamente sulla pista molto allentata. In pratica, mentre con le ruotine tradizionali si faticava non poco a prendere velocità in decollo perché affondavano almeno un paio di centimetri nel terreno (anche a causa del pilota piuttosto in carne!), il carrello con le bushweels se ne andava in venti metri, grazie anche alla poderosa spinta dell’accoppiata motore-elica da 140 cm!Gemelli
API4Devo dire che l’ambiente del PRM è davvero particolare. Prima di tutto, grazie ai ridotti spazi di decollo “pedestre”, i piloti sono abituati ad usare qualsiasi prato come parco giochi, senza osservare, particolari circuiti legati ad una pista. Quindi si vola con gli occhi aperti in modalità “see & avoid”, anche perché le evoluzioni di questi simpatici velivoli si sprecano nell’area della festa, ed è una goduria per gli occhi alla faccia delle continue restrizioni delle aviosuperfici “con la puzza sotto il naso”.Biscione
Tutti i mezzi presenti erano piuttosto evoluti: se pensate al PRM come un ombrellone che fluttua pigramente nel cielo, è meglio ricredersi in fretta: motori performanti, vele reflex molto maneggevoli e “manico” nel pilotaggio sono ingredienti perfetti per manovre e coreografie molto tirate, slalom e passaggi radenti belli veloci. E anche in crociera non scherzano, me ne sono accorto quando un gruppo ha deciso di fare un’escursione a Sud-Ovest fino al lago di Castreccioni, uno spettacolare invaso incastronato fra le gole degli appennini: li vedevo volteggiare sul lago in lontananza mentre sorvolavo le alture che sovrastano Cingoli a Sud. Quando li ho visti rientrare ho deciso di raggiungerli riuscendoci solo in prossimità di Staffolo, pochi chilometri dal campo API.12274489_939922146099310_6525301210609598215_n
Stefano Bolognini e i ragazzi dell’API stanno lavorando sodo sul progetto Campo volo, nella loro mente una struttura polivalente. Il progetto è nato dalla necessità di avere uno spazio adeguato sia al volo ultraleggero in generale, non solo paramotore quindi, sia a tutte quelle attività sportive da fare con il bel tempo all’ aria aperta.
Ad oggi è stata rilevato un terreno piuttosto ampio, libero da ostacoli, organizzata una prima pista alla quale si accede da un piazzale imbrecciato (la zona che ospitava i gazebo delle aziende e dei team presenti, oltre alla cucina) che ospita anche due costruzioni in legno: la club-house e i servizi. Ma come confermato entusiasticamente dal Sindaco (cosa rara invero nel panorama nostrano…) durante l’inaugurazione, gli orizzonti sono molto più ampi: tiro con l’arco, campetti da beach volley, parete da arrampicata sportiva e tutte quelle cose utili “a staccare i ragazzi dallo smartphone” come Stefano stesso ha tenuto precisare.12346806_940443912698487_631335022_n
Per quanto riguarda più strettamente il volo, sono previste ben tre piste rispettivamente da 400, 220 e 200 metri, con diversi orientamenti, in cui potranno atterrare e decollare tutti mezzi ultraleggerissimi, dai paramotore e paracarrelli, ai delta minimali, fino ai tubi e tela. Ci sarà un’officina per l’assemblaggio di telai e revisioni meccaniche e si potranno sperimentare nuovi progetti di mezzi e motori.
L’ambizione è quella di diventare un punto di riferimento per tutti i piloti del centro Italia che volessero vedere e provare mezzi nuovi, pratici da usare e trasportare, facili da pilotare ed economici nei costi di acquisto e manutenzione.
Idee chiare e un buon inizio quindi. Noi dello Stormo vi verremo a trovare sicuramente. In bocca al lupo!

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