Cisco, il gallo delle 8.00!

Non c’è niente da fare. Ho la sveglia automatica nel cervello che si accende alle 6.30. E non importa a che ora sono andato a letto.

Oddio, più che nel cervello direi nella vescica. E dire che provo a rigirarmi un po’, ma se non “decanto” non c’è niente da fare. Ma oggi è domenica, non ho fretta, magari dopo mi rimetto giù e riesco a spennicchiare un’altra oretta. Uff, ve beh, dai proviamo. E’ così che mentre sono intento alla sacra mansione mattutina, il mezzo occhio destro, l’unico aperto in modalita “non dico di fare centro ma almeno falla dentro”, cade sul pruno del giardino.

Cacchio, non si muove una foglia! Dopo una settimana di tramontana e garbinaccio, sta a vedere che stamattina è quella buona? Vrouuuuuum, mi si accendono all’improvviso tutti dieci i neuroni e riesco quasi a correre coordinatamente fino al terrazzino del soggiorno: calma piatta, cielo terso, luce fredda ma brillante. Azz, calma e gesso. Ho promesso alla mogliera di portarla in centro stamattina… Urge un piano d’emergenza…

Lei, almeno di mattina, è il mio contrario: se non ha niente di programmato, dorme ad libitum e svegliarla prima del “libitum” non è cosa semplice, quindi potrei sfruttare il suo atavico sonno per estorcegli qualche ora, eh eh eh!

La scena è questa. Sussurrando: “Amore è presto, dormi pure, io vado a fare un voletto, torno per le undici”. Risposta: “Mhhhhhhh….”. Perfetto, per dirglielo, glie l’ho detto, non è colpa mia se non ha capito proprio tutto no?

Alle sette e mezza spaccate sono al campo e c’è già “Camillo”, un vero personaggio d’altri tempi, un giorno devo raccontarvelo, che trascina fuori il delta col suo carrellino dall’hangar. “Ciao Camillo, dove sei diretto stamattina? Hai visto che luce?” “Ho vist, ho vist, te é vist che cul c’ha la barista del bar ma là dietra? C’ho promess ‘na foto ier sera, vag su, i la facc e ‘rtorne giò, mo me tocca spettà gl’ott”. Cosa volete, è un ottimo motivo per un voletto di prima mattina!

Però ha ragione, abbiamo un accordo con il proprietario dell’agriturismo vicino e non possiamo fare casino fino alle otto. Oltretutto è pur sempre domenica e anche i galli non cantano fino alle otto! Ma alle otto e zero uno… scateno tutta la cavalleria e Camillo mi fa anche una foto!

decolloOk, dove vado? Urge la solita “pianificazione minimale onfly”: ho quasi tre ore di autonomia, non ho mai fotografato il castello di Montefiore investito dalla luce frizzante del mattino, quindi via verso Nord, così se mi dice bene, arrivo fino  a Santarcangelo di Romagna dove non sono mai atterrato perché solo da poco è stato approvato il corridoio per entrare nel CTR.

Ma non faccio in tempo a portarmi sottovento delle prime colline e vengo preso a sberle dal maledetto garbino che ricomincia a soffiare baldanzoso. Me ne accorgo mentre tento l’avvicinamento al castello di Montegridolfo: un’improvvisa botta mi fa scendere di colpo e poi mi risucchia su, tiro tutta la barra e tolgo motore e mi ritrovo fermo a mezz’aria per un momento e poi giù di nuovo! Ok, forse è meglio che mi riporti in valle e sto un po’ più basso dove ancora è laminare, giro il culo a favore di vento e via di corsa (e su e giù ovviamente…). Però adesso che faccio? Ronzo nel piattume per un’ora? Bella inculata!

Castello

Intanto sotto di me, a parte qualche rara auto sulla provinciale, tutto dorme nella mattina fresca della domenica. Casolari, agriturismi, case coloniche, avete notato che non c’è più un gallo in giro? Forse perché la società moderna non vuole essere svegliata la domenica mattina alle otto, mi ritrovo a pensare. Ecco cosa faccio, il gallo delle otto! Per fortuna che ci sono io a pensare certe cose eh eh eh! Adesso mi metto a fare il giro dei casolari e ci ronzo attorno col Cisco a 8.200 giri per annunciare la domenica mattina. Di sicuro mi ringrazieranno del servizio gratuito che gli piove sulla testa…

No galloPRAAAAATRATATAPRAAAA, svegliaaaaa, sono le ottoooooo, svegliaaaaaaaa. Guarda che roba, non si muove anima viva…

Ozio

ScanzafaticheMagari proviamo in paese: ROARRRRRRRRRR, VROAAAAAAAMMMMM, RATATATATATAAAAA, cacchio che sonno duro che c’ha sta gente, non si muove neanche un cane dalla cuccia, che gli abbiano fatto fare la fine dei galli?

Pie donneVa beh, intanto trovo un bel campo di mais già trebbiato. Secondo voi ho fatto un bel T&G? L’ho fatto, l’ho fatto…

TeGUff però, mi sento un po’ solo, nessuno che mi inviti a scendere per offrirmi la la colazione, tanto vale che faccia un po’ di esercizio prospettico… “Grandi strade piene, vecchi alberghi dimenticati…” cantava un Rosalino Cellamare d’antan, ma quali piene??

Grandi strade pieneQui di pieno c’è solo il depuratore! A proposito, avete mai visto un depuratore cabriolet? Eccolo qua.

depuratore cabrioletMa non potevano mettersi d’accordo prima sul giusto orientamento?

CapanniIndovinate come si chiama questo borgo? Ponte Rotto, va a capire perché…!

Ponte rottoAnche la sveglia comunque si è rotta, non c’è verso di vedere qualcuno che mi mandi qualche accidente per il fracasso che faccio dopo un’ora che spalanco il gas sopra le loro teste. A ‘sto punto tanto vale tornare al campo, magari vado a far colazione dalla tipa del bar: vediamo se Camillo aveva ragione… Alla prossima!

Pista sud

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