Letterina a Babbo Natale 2020

Anche quest’anno siamo giunti alla letterina di Natale ma, al contrario di quanto ho scritto in passato, questa volta sarò serio perché l’argomento lo è.

Chi frequenta i social avrà notato una certa “effervescenza normativa” in corso, con audizioni parlamentari e proposte di legge e regolamenti che arrivano da più fronti. Cosa sta succedendo?

Fondamentalmente si sta cercando di inquadrare gli aeromobili con peso compreso fra i 472,5 (attuale limite del VDS) e i 600 chili, visto che EASA permette ai singoli stati di regolamentare autonomamente tali aeromobili ed ENAC ha deciso di farlo (il famoso Oupt-out). A questo scopo sembrerebbero emergere due correnti di intervento:

A) aggiornare la legge 106 che ha fatto nascere gli ultraleggeri limitandone il peso a 472,5 kg cogliendo l’occasione per introdurre, fra altre cose, le Licenze al posto degli Attestati in modo che l’istruzione al volo diventi modulare e riconosciuta al passaggio verso licenze superiori (comprese LAPL e PPL) e riconoscendo gli aeromobili fino a 600 kg come aeromobili VDS;

B) aggiornare solo gli allegati tecnici della legge 106 per accogliere l’elevazione dei pesi a 600 kg, cosa di sola competenza ministeriale.

La prima ipotesi sembrerebbe quella più organica, anche in vista del fatto che i nostri costruttori potrebbero “certificare italiano” (600 kg) venendo riconosciuti anche all’estero e viceversa.

Cos’ha a che fare tutto ciò con il nostro mondo minimale? Semplice, in entrambe le soluzioni è prevista la possibilità di introdurre la classe deregolamentata VDS 120 (kg), quella che secondo molti rappresenterebbe l’ingresso promozionale e semplificato al mondo del volo. Tale classe comprenderebbe pendolari, paramotore e tre assi, unificando tutto il volo minimale. Leggendo le varie proposte, sia che la classe sia già indicata nella legge sostitutiva la 106, sia che venga istituita nel rinnovo degli allegati tecnici della 106, i successivi regolamenti attuativi dovranno specificarne le caratteristiche attuative, che mi auguro possano le seguenti:

  • aeromobili diversi da quelli senza equipaggio, provvisti di motore, massa a vuoto non superiore a 120 kg in configurazione monoposto;
  • esclusione dall’immatricolazione;
  • licenza di volo VDS 120: accesso al corso con patente di guida valida o certificato idoneità come per patente di guida; programma del corso ridotto; istruttore responsabile del rilascio licenza a fine corso; rinnovo del solo certificato medico; nessun costo iscrizione.
  • attività formativa riconosciuta in caso di proseguimento verso licenza di ordine superiore, secondo il principio dell’insegnamento modulare;
  • istituzione e formazione della figura dell’istruttore VDS 120, inserito nel disciplinare delle scuole di volo, ma che possa operare anche al di fuori da esse, comunque garantendo specifici standard di sicurezza, in modo di avere una buona distribuzione sul territorio nazionale.

Un cammino lungo? Si e no. Una volta istituita la classe, il resto sarebbe un percorso in discesa, in condizioni normali (visto lo stato in cui versa attualmente AeCI) e se ci fosse la volontà di implementarlo, senza crogiolarsi al riconoscimento dei 600 kg…

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