Lo Stormo “al bagno” (e non pensate subito male…)

BiBip. La notifica WA dello Stormo Buonappetito avverte che fra poco è domenica.

“Roberto ha chiamato, ci aspetta alla sua pista a Santa Sofia, pensa lui al pranzo, poi bagnetto alla cascatella del Bidente”.
Secondo voi potevamo deludere Roberto e cotanta benevolenza? Giammai, pianificazione ON.
Francesco: “Chi vuole, può arrivare in volo da me a Linaro, appuntamento alle 9.30, fate sapere se c’è bisogno di benza”.
Max: “Ci possiamo vedere a Poggio Berni, decollo alle 9.00 per Linaro, Fate sapere se serve benza”.
Bart: “Sono in machina dal Belgio che guito molto, arivo stassera, pronto domatina a Poccio Berni. Ma dov’è? Ho molta benza se serve.
Tino: sono stracco morto (stanco ndr), parto da Linaro. C’è la benza?
Massimo: io arrivo in volo direttamente da Ravenna LYRA. Mi servirà un po’ di benza.
Io (in scarsità di punti famiglia): “Andate a cagare voi e la benza, arrivo direttamente in auto a Santa Sofia con trespolo e Santa Donna (moglie ndr) al seguito. Poi volo con voi in tarda mattina e al ritorno. C’è da mangiare?
Ok, pianificazione eseguita.

Paese

Solo che il sabato sera avevo in programma una cena etnica fra amici. Quelle occasioni in cui ognuno prepara qualcosa e si dà il meglio: aperitivo con sangria e tacos con guacamole, antipasto con involtini primavera e riso alla cantonese, entrée di pollo alle mandorle, Tajine di manzo con prugne e albicocce, lasagne al forno che hanno preso il posto del sorbetto al limone (…giusto per sgrassare un po’…), finale a base di cous cous alla trapanese, vino (tanto), dolce, cocomero, caffè e ammazzacaffé.

Oh, sarà stata l’emozione per il volo del giorno dopo, ma mi sono addormentato alle 05.32 dopo due Digerseltz a intervalli regolari e tre goccine di quelle buone che mi ha dato il dottore per i casi estremi. Stranamente non mi sono svegliato alle sette come avevo previsto… E i primi Santi&Beati sono decollati in ordine sparso.

Ore 11.00 coda in autostrada per traffico intenso fra Cesena e Bologna Borgo Panigale (ma chi cazzo va in autostrada la domenica mattina da Rimini verso Nord??). Ok si cambia, usciamo a Cesena Nord e prendiamo la E45, poi Passo del Carnaio e vai col liscio. E anche il primo rosario vola via. In 30 km di E45 troviamo ben tre tratti in monocorsia per lavori in corso, con relative code. E vai col secondo rosario. Ovviamente i voli mattutini alla diga e dintorni li hanno fatti gli altri…

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IMG-20180801-WA0000Arriviamo nella “ridente cittadina” che è passata l’una e non trovo l’incrocio nascosto che dall’alto sembra facile facile. Niente paura, telefono a Roberto che… patatrac, mi cade il citofono fra il sedile, bauletto e freno a mano, e non si riesce a trovare. Mi devo fermare, smontare il bauletto centrale, estrarre mezzo sedile ma solo dopo altri due rosari di agevolazione lo stronzo si materializza. “Roberto, sono alla seconda curva sopra al paese, dove devo girare?” Silenzio. “Nella stradina davanti a te…” Toh, giusto in tempo per gli ultimi due smoccoloni in piena zona Cesarini e siamo arrivati! Ma almeno promette bene…

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Dunque, due parole sull’ameno luogo dove ogni estate lo Stormo Buonappetito fa doverosamente una capatina rinfrescante. Pare e dico pare, che il prossimo anno diventi uno strepitoso b&b, per ora è ancora uno splendido casale posto sulle rive del Bidente, il fiume che forma l’invaso della diga di Ridracoli, fresche acque che danno da bere a tutta la Romagna. Questo forma anche strepitose cascatelle e laghetti conditi con lisci pietroni dai quali tuffarsi. Pista di 400 metri che diventerà di 500, piuttosto incastrata fra fiume e monte, ma niente di troppo difficile seguendo le indicazioni del proprietario. Vi saranno anche disponibilità di hangaraggio e bici per muoversi verso il paese, che è a due passi, o i sentieri della zona. Inutile aggiungere che da questa parti gli ungulati di vario genere finiscono facilmente nel camino seguiti da branchi di porcini grandi come il vostro imbuto separatore. Fossi in voi… prenderei nota.

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E’ così che dopo aver fermato l’appetito con quanto sopra, è venuta l’ora del bagnetto ristoratore. Siccome le pozze sono sul lato Nord della pista mentre le cascatelle su quello a Sud, niente di meglio che percorrerla su e giù in fase digestiva fra un tuffo e un bagno di sole, giusto per evitare il blocco intestinale dell’aviatore.

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E’ stato un trionfo di fisici scolpiti dall’aria, racconti di quella volta che ho rischiato di non riuscire a decollare causa tagliatelle ai porcini col San Giovese (finalmente un Santo celestiale) e tra un acrobazia carpiata di Roberto (che il fisico ce l’ha davvero) e una spanzata di Tino (che il fisico ce l’aveva, lo giura!), è giunta l’ora di tornare a casa. In volo naturalmente.

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E neanche a dirlo, l’unico e dico l’unico a cui bisognava la benza, alla fine chi era? Io, che nella fretta di partire non mi sono fermato al distributore. Fortuna Roberto che oltre alle bistecche e panzanella aveva pensato a tutto. Nota: devo ricordarmi di pianificare anche il dopopranzo, altrimenti prima o poi rimango a piedi (ma a panza piena)…

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E via al decollo, i sei trespoli volanti cominciano a scendere la valle del Bidente con la solita disinformazione (si dice?), cioè in formazione sparso-casuale. Dopo un po’ vedo Massimo fare due virate di saluto e dirigersi verso la piana di Ravenna. Ecco Cusercoli col suo castello, è ora di virare a Est verso Linaro dove ci salutano Tino e Francesco. E poi via di nuovo verso il mare. Passiamo Savignano sul Rubicone e “il dado è tratto”. Ma già che si siamo, non vogliamo fare un giretto sulle Torri di San Marino? Con la scusa che Bart non c’è mai stato (viene dal Belgio quasi apposta per volare con noi, ed è una fonte inesauribile di Leffe rossa, se lo merita!), sorvoliamo l’Antica Terra della Liberrtà in tempo per ammirare una rievocazione storica con tanto di spari con la colubrina. E mentre a Max gli viene un colpo pensando che gli sia esploso il C-Max, è quasi il tramonto, la pista di Poggio Berni ci viene incontro piano piano ma… vediamo due paramotore che volteggiano leggiadri sul letto del fiume. Beh, minimo andiamo a salutarli, due virate insieme, un po’ di quota, motore OFF, erba morbida, silenzio.
MI RACCOMANDO, VOLARE NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE, NON FATELO!     aaaaSmall

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