FAR 103?

sandlinNel periodo pionieristico del volo ultraleggero si volava con qualsiasi cosa fosse capace di acquisire portanza, velivoli semplici, monoposto, realizzati con materiali facilmente reperibili. Certo, essendo i primi la tecnica costruttiva e le capacità di volo non erano il massimo, ma hanno avuto il pregio di mettere le ali a un sacco di gente. Poi, come in tutte le cose e proprio grazie all’interesse che questi primitivi mezzi hanno suscitato, c’è stata una enorme e rapida evoluzione verso i velivoli che oggi costituiscono il mercato del volo sportivo, sempre più belli e performanti (e costosi), al punto tale che oggi hanno superato, per soluzioni costruttive e performance, le classiche macchine di aviazione generale.
Benissimo. Però questa evoluzione ha creato un sistema dal quale è stato automaticamente escluso il primo gradino di accesso al volo. Oggi chiunque voglia avvicinarsi al volo, lo deve fare con macchine e a costi “performanti”. Le scuole usano velivoli dal costo orario alto e, una volta conseguito l’attestato, anche acquistando un velivolo usato e basico, i costi di gestione generale sono alti.

Rifacciamoci per un momento al sistema di mobilità terrestre.
Il passaggio della locomozione da bipede a motorizzata, nella maggior parte dei casi avviene in giovane età grazie al ciclomotore da 50 cc. Si frequenta un semplice corso teorico-pratico adatto allo scopo, anzi, addirittura esagerato, dopo il quale è possibile muoversi con motorini e scooter per le distanze adeguate a questi semplici mezzi di trasporto, distanze adatte alle esigenze degli utilizzatori d’altronde. Poca spesa, tanta resa, burocrazia limitata all’indispensabile.
Aumentano le esigenze? Gradualmente si può passare a mezzi più evoluti e performanti: 125 cc a 16 anni, auto e moto (entro una certa potenza) a 18 e così via, con graduali adeguamenti di formazione e di costi generali.

Nel volo no. Se un giovane (o giovane dentro) scopre le gioie del volo, deve spendere circa 3500 euro nella scuola VDS che usa velivoli di ultima generazione e quindi, anche per le prime esperienze di volo, noleggiare a caro prezzo il velivolo della scuola o acquistarne uno e fare fronte alle spese di mantenimento.
Siamo sicuri che all’inizio dell’avventura del volo sia questo il migliore approccio? Magari per molti sarebbe sufficiente volare a livello locale, andare fino alle aviosuperfici vicine, divertirsi con gli amici alla sera e organizzare qualche breve giretto ogni tanto. Ma per questo non servono velivoli performanti. E in realtà non è neanche un problema di mezzi. Velivoli basici che hanno costi di esercizio minimi sono sempre esistiti. Sono solo passati di moda, così è difficile trovarli nei campi di volo e ancora di più che siano usati nelle scuole perché poco attrattivi. Eppure la maggior parte dei piloti che volano oggi si sono formati proprio con quelli e sono poi gradualmente passati a velivoli sempre più complessi. Così però si è persa la cultura del volo semplice, il gradino di ingresso a questo mondo appunto.
krucker-part103trikeMettiamoci nei panni di un giovane che entra nell’ufficio della scuola e si sente raccontare che può cominciare quando vuole e nell’arco di sei mesi e otto ore di pratica a doppio comando, imparerà a pilotare in sicurezza un velivolo molto semplice, sicuro e divertente, simile a quello della scuola ma monoposto, con un motore da 25 cavalli per niente assetato, che potrà noleggiare a 30 euro l’ora e anche meno se acquisterà dei pacchetti di ore; i mille euro del costo della scuola potrà distribuirli nell’arco del corso e non servirà altro, solo un tesserino rilasciato dalla scuola, niente esame, nessuna visita medica, niente burocrazia, solo andare al campo e volare. E se in futuro vorrà passare ad un velivolo più performante e complesso? Nessun problema, potrà riprendere il corso e aggiungere altre otto ore di pratica su una macchina adatta, seguirà la teoria necessaria e otterrà l’attestato VDS (quello attuale) e così via, con impegno e costi progressivamente maggiori. Ma tutto questo mentre già vola!

Abbiamo scoperto l’acqua calda? Si, infatti è esattamente ciò che succede negli USA, il paese più avanzato in assoluto in campo aeronautico, dove esistono le FAR 103 (Federal Aviation Regulations Part 103, Ultralight Vehicles), delle regole che stabiliscono la libertà di volare con mezzi semplici, addirittura senza frequentare corsi e ottenere licenze. Il principio portante è che esistono velivoli talmente semplici da pilotare, che non serve alcun corso formativo, sono alla portata di tutti quelli che hanno la buona volontà di imparare da qualcun altro le regole di base. Monoposto, nessuna identificazione, nessuna visita medica, nessun obbligo assicurativo, peso a vuoto entro i 115 chili, stallo entro 45 Km/h. Così si fa cultura del volo.
johnsonI nostri velivoli minimali rientrano esattamente nelle caratteristiche FAR 103, sono ormai solo lontani parenti da quei goffi e intrepidi velivoli degli albori del VDS, sono sicuri, costano e si mantengono con poco, divertono tanto.

Lo vogliamo fare un grande passo avanti? Basta copiare.

Per saperne di più su FAR part 103: http://www.usua.org/Rules/faa103.htm#rule

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11 pensieri riguardo “FAR 103?

  • Luglio 5, 2020 in 8:35 am
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    Buongiorno a tutti
    Mi chiamo Giuseppe sono italiano ho 45 anni, ma vivo in Germania da qualcke anno.
    Stavo pensando si avvicinarmi al volo, ma sono indeciso tra un Trike a motore a 2 posti e un ultraleggero.
    Ho trovato moltissime scuole dalle mie parti, con costi non esorbitanti. I miei dubbi sono legati alla fruibilita e ai costi. Un trike lo posso portare dove voglio, ho costi ridotti e lo posso mettere in Garage ma di contro ho che ho un autonomia ridotta (Max 600 km) a una protezione ridotta e a una ridotta capacita di carico.
    Un ultraleggero a cabina chiusa ( scusate non so il termine preciso), ha una possibilita di turismo piu ampia, una capiacita di carico maggiore e una maggiore protezione, di contro un costo d acquisto maggiore e un Hangar dove parcheggiarlo.
    Detto cio io vorrei volarci per divertimento e farci dei viaggi in Europa, magari con moglie o figli.
    Grazie
    Giuseppe

    Risposta
    • Luglio 21, 2020 in 3:51 pm
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      Ciao Giuseppe e benvenuto su Volo minimale.
      Partiamo dall’ultima affermazione: se vuoi volare per l’Europa, ti serve un ultraleggero tre assi (un aereo ultraleggero insomma), non un trike.
      A parte che anche per il trike biposto ti servirà un hangar, non puoi tenerlo in garage, l’aereo ultraleggero (comunque biposto) ti permetterà velocità e comodità maggiori per tratte lunghe.

      Un caro saluto
      Stefano

      Risposta
        • Agosto 8, 2020 in 8:02 pm
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          E volevo dire che pero ho visto molti trike trasportati su un carrello appendice agganciato all auto. I proprietari smontavano l ala e lo tenevano in garage e lo trasportavano in giro montando l ala piegata sul tetto dell auto.
          Ok turismo e una parola grossa, diciamo andare al mare o in altri posti, ho visto trike con un autonomia di 600 km quindi niente male o sbaglio?
          Un aereo a tre assi e impossibile da trasportare da un auto e decisamente piu costoso.

          Risposta
          • Agosto 23, 2020 in 2:55 pm
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            Ciao,
            si è possibile trasportare il trike su carrello, ma non è agevole aprire e chiudere l’ala di un biposto ogni volta che si vola. Richiede tempo e due persone. Per questo motivo la maggior parte di chi vola in biposto usa l’hangar e raramente si muove con il carrello.
            Molto diverso se si usa un trike minimale che è stato pensato apposta per essere trasportato (sono appena tornato dalle ferie con il trike al seguito), ma è solo monoposto…

  • Dicembre 18, 2013 in 9:35 am
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    Salve , bellissimo articolo . Sto cercando di inserirmi nel mondo del vds cercando una scuola per delta a motore in zona Verona . In effetti con l’avvento dei super tecnologici ultraleggeri il trovare una scuola di volo per delta a motore è diventato difficilissimo e costoso . Spero in un ritorno al minimalismo e al sapersi gustare l’aria aperta senza troppi fronzoli. Se aveste notizie di scuole in zona ve ne sarei grato.

    Risposta
    • Dicembre 18, 2013 in 3:13 pm
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      Ciao, ora mi informo.
      Intanto ti posso dire che Aimaro Malingri a Gubbio (dove ho frequentato io), su accordo è disponibile a “impacchettare” il corso. Se hai un camper o caravan, ti accordi e quando hai tempo ti fermi qualche giorno a Gubbio per un periodo intensivo.
      Fra l’altro il posto merita alla grande.

      Stefano

      Risposta
    • Dicembre 20, 2013 in 1:38 pm
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      Ciao, sono di verona anch’io e sono andato a S.Maria di Sala, nel padovano, non è vicinissimo, ma Costantino, l’istruttore è molto bravo… se ti interessa ti posso dare ulteriori ragguagli…

      auguri

      Risposta
  • Luglio 6, 2013 in 6:00 pm
    Permalink

    Salve, sono appassionato di volo e
    volevo sapere se vicino a Cagliari c’e una scuola di volo minimale.
    Gavino

    Risposta
    • Luglio 7, 2013 in 8:52 am
      Permalink

      Ciao,
      come avrai capito leggendo l’articolo sopra, attualmente non esistono scuole di volo minimali. Esistono scuole di volo VDS (nella zona di Cagliari sono a Siliuqua – Tana del Volo e a Monserrato – Amici dell’aria). Puoi andare in queste e chiedere informazioni sui corsi facendo presente che sei interessato al volo minimale, quindi a frequentare il corso con un occhio a questa tua esigenza quando si tratterà di svolgere la parte pratica. Se sei interessato al tre assi, entrambe svolgono i corsi con mezzi basici e adeguati alla preparazione al volo sul minimale. Se il tuo interesse è per i deltamotore, temo che ci saranno problemi perchè mi risulta una sola scuola in zona Olbia.
      Vai comunque nelle sedi delle scuole più vicine e chiedi info, vedrai che una soluzione si trova.

      Facci sapere e a presto

      Risposta
  • Giugno 29, 2013 in 11:56 pm
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    Questo si che è divulgare il Volo ! AeCI , Aopo e Fivu Cosa ne pensano ?

    Risposta

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